Cicci Bacco ‘ncopp’ ‘a votta
c’è chi ‘o tira e c’è chi ‘o votta
c’è chi ‘o votta ‘int’ ‘a cantina
Cicci Bacco beve ‘o vino

Cicci Bacco ha origini molto antiche risalenti alla raffigurazione di Dioniso (o Bacco per i Romani), divinità legata al vino. Generalmente sul presepe si trova nei pressi dell’osteria in contrapposizione alla grotta della Natività. Cicci Bacco infatti rappresenta insieme ad altre figure il passaggio dal Paganesimo al Cristianesimo.

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  • 38 cm
  • occhi in vetro
  • testa e arti in terracotta dipinta ad olio
  • abiti in fibre naturali cuciti a mano
  • botte di legno, fiasco impagliato in vetro


angelo, pastori napoletani, terracotta, Diana Petrarca, gallery, artigianato, presepe, argilla
angelo, pastori napoletani, terracotta, Diana Petrarca, gallery, artigianato, presepe, argilla

Il primo passo è la modellazione dell’argilla con l’aiuto di piccole bacchette di legno, pennelli e acqua. Ad opera ultimata, l’argilla viene fatta essiccare all’aria fino ad assumere un colore bianco argenteo. I pezzi, una volta asciutti, cuociono ad alte temperature in forno e prendono il tipico colore rosso. Alle teste di terracotta, vengono aggiunti gli occhi di vetro e modellate le palpebre. Una volta dipinti, i pezzi sono pronti per essere montati su un manichino di stoppa e fil di ferro cotto. A seconda della figura del pastore vengono scelti diversi tipi di stoffe per gli abiti cuciti rigorosamente a mano